IL CUORE
Il 6 ottobre 1706, durante la ricognizione dei resti mortali della Santa, fu ritrovato il suo cuore incorrotto, a testimonianza della grande carità che caratterizzò tutta la vita di Filippa.
Periti medici e chirurghi attestarono l’avvenuto ritrovamento.
LA GROTTA
La Grotta fu il luogo dove S. Filippa, insieme ad alcune donne, si rifugiò tra il 1227 e il 1228. È situata sopra la frazione di Piagge (RI) e raggiungibile attraverso un sentiero montano (vedi: Il sentiero del pellegrino) che si addentra in un verdissimo bosco.
LA STORIA
Santa Filippa Mareri è nata nel 1190, vicino Rieti (Cicolano) dalla nobile famiglia dei Mareri. Attratta dalla bellezza di Cristo, conosciuta attraverso la Parola e i poveri, e spinta dall’esempio di San Francesco, rifiuta il matrimonio che la famiglia stava preparando per lei, fuggendo
da casa, insieme con alcune compagne, per rifugiarsi in una grotta ( "Grotta di S. Filippa") dove poter vivere la sua consacrazione.
In questa grotta rimase circa due anni, fino a quando i due fratelli Tommaso e Gentile, il 18 settembre 1228, le donarono il castello di loro proprietà, che lei trasformò in monastero.
La comunità, guidata da Filippa e affidata alle cure spirituali del Beato Ruggero da Todi, poneva al centro della sua vita il culto e la lode a Dio e l’aiuto materiale e spirituale ai poveri.
Santa Filippa morì il 16 febbraio 1236. La sua tomba divenne presto meta di pellegrinaggi, dove da subito si cominciarono a registrare grazie e favori celesti per sua intercessione. Santa Filippa Mareri è la prima santa del secondo ordine francescano: il titolo di Santa compare la prima volta in una Bolla di Innocenzo IV emanata nel 1248, quando erano trascorsi appena undici anni dal suo transito e con S. Chiara ancora in vita.